«Architektur des Glücks», oggi, al Blenio, in Acquarossa
DocumentarioDescrizione

Siamo a Campione, un’enclave italiana sul Lago di Lugano.
Grazie a un celebre casinò, il comune ha tratto enormi ricchezze per oltre mezzo secolo. Ma il prezzo pagato dai Campionesi per quel benessere è stato alto: con il tempo, si è sviluppata una vera e propria dipendenza sociale ed economica dal mondo del gioco d’azzardo. Dopo l’improvviso fallimento del casinò, avvenuto nel 2018, il paese è precipitato in una crisi esistenziale. Sorge spontanea la domanda se il monumentale edificio progettato da Mario Botta abbia ancora un futuro.
Il film raccoglie un coro di testimonianze di cittadini di Campione, che raccontano sogni passati, ricordi e nuove sfide. C’è, ad esempio, l’ex parroco Eugenio, l’ex croupier Ivan, la giovane economista disillusa Deniz, oppure Tiziana, una delle prime donne assunte al casinò di Campione. Il loro sguardo è rivolto ai momenti gloriosi del passato, ma è l’avvenire a preoccuparli davvero. Come riprendere in mano le redini dopo aver vissuto una vita all’ombra di un casinò che un tempo significava tutto?
Le loro voci si intrecciano in un ritratto corale di una comunità alla ricerca di orientamento. Tra memoria, rinnovamento, perdita e speranza si pone la domanda: Campione potrà davvero reinventarsi?
Quando e dove
Immagini
Blenio
Corzoneso-Piano, 6716 Acquarossa
091 871 17 05
Il Cinema Teatro Blenio di Acquarossa, costruito nel 1956 su progetto dell'Arch. Giampiero Mina dalla Fondazione Opera Auxilium Juventuti di Corzoneso, fu in origine notato soprattutto per le sue caratteristiche architettoniche, che ricordano lo stile nordico. Un'infrastruttura che si è poi rivelata valida e particolarmente adatta a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, apprezzata in modo particolare per la sua acustica.
Agli inizi la sala era molto frequentata. Rispondeva alle esigenze del tempo e non doveva fare i conti con la concorrenza della televisione. Nell'alta valle poi erano in corso i lavori per la costruzione della diga del Luzzone e circolavano molti operai per i quali il cinema costituiva un'importante occasione di svago durante il tempo libero. Per loro erano pure organizzate delle proiezioni direttamente sul cantiere.
Dopo una decina d'anni però gli spettatori cominciarono a scarseggiare e in seguito la sala chiuse per diverso tempo.
Blenio | 170 posti |