Dalla morte della figlia nulla è più come prima. Non ne parlano, ma l'attività di famiglia richiede tutta la loro attenzione: affittare escavatori, venderli, ripararli. Il padre si seppellisce nel lavoro, la madre si aggrappa al passato, il figlio sogna una vita lontana dal paese. Tutti lottano con il loro dolore, ma nessuno riesce a trovare le parole giuste.

Kunsang Wangmo, chiamata «Mola», è esiliata dal Tibet da quasi 60 anni e desidera morire vicino alla sua terra natale. Vicina al suo centesimo compleanno, vive a Berna, medita ogni giorno ed è un punto di riferimento per la famiglia. Per realizzare il suo desiderio, la famiglia avvia la lunga procedura per ottenere un visto presso l’ambasciata cinese, documentando i suoi ultimi giorni.