Nel suo terzo lungometraggio, l'attrice e regista palestinese-americana Cherien Dabis racconta le esperienze di tre generazioni di una famiglia palestinese, abbracciando quasi 75 anni di storia. Un'epopea delicata che mostra quanto siano profonde le radici delle notizie di oggi.

Christophe, Luca, Julien e Gaëtan sono giovani padri che sperimentano la paternità, scoprono i loro figli e affrontano le sfide della genitorialità. La telecamera di David Maye li segue delicatamente mentre scoprono il loro ruolo di padri e osserva i loro progressi nei primi anni di vita. Dimostrano che diventare padre è un processo continuo.

Il 25 luglio 1985 nasce Benjamin, il mio fratellino. Muore tre giorni dopo. Mia madre ed io non lo vediamo. Come si fa a piangere qualcosa che è esistito così poco? Come si fa ad andare avanti quando i morti occupano più spazio dei vivi? Trentacinque anni dopo, queste domande sono ancora attuali, quindi prendo la mia macchina fotografica e inizio un dialogo con i miei genitori.

Enrico Berlinguer, carismatico Segretario Generale del Partito Comunista Italiano (PCI), tentò nei primi anni ’70 di trovare una via democratica al socialismo. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, il leader politico aprì il dialogo con la Democrazia Cristiana di Aldo Moro, arrivando a un passo dal cambiare gli eventi con il compromesso storico.

Richard Linklater rende omaggio a Jean-Luc Godard con malizia ed entusiasmo ripercorrendo le riprese di «À bout de souffle». In «Nouvelle Vague», presentato in anteprima a Cannes, Aubry Dullin e Zoey Deutch interpretano la leggendaria coppia. Il film si immerge nella Parigi dell'epoca e offre una tenera dichiarazione d'amore a Godard e al cinema stesso.

Un incidente apparentemente innocuo segna l'inizio di una serie di eventi che sfuggono sempre più al controllo.